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Legislazione internazionale sull’utilizzo dell’Ozono
OZONIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI PER FERMARE IL VIRUS
Con l’epidemia di Covid-19, l’ozono è diventato oggetto di discussione non solo per quanto riguarda la cura dei malati, ma anche per la sanificazione degli ambienti.
A questo proposito, la dott.ssa Maria Manuela Russo, vicepresidente dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari Campania e Lazio, intervistata da Andrea Febo su “Il Gambero Rosso” (24 aprile 2020), ha ricordato che esiste una documentazione nazionale ed internazionale relativa alla sanificazione degli ambienti, che conferma la funzione virucida e battericida dell’ozono.
L’ozono è il disinfettante più efficiente: lo sostiene l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in un documento in cui analizza i migliori metodi per la sanificazione dell’acqua.
Il documento dell’OMS spiega i limiti del cloro, che secondo una ricerca dello IARC (International Agency for Research on Cancer) avrebbe effetti cancerogeni sugli animali, e conclude che l’ozono è il disinfettante più efficace per disattivare tutti i tipi di microrganismi.
La dott.ssa Russo ha anche ricordato che, nel 2001, la FDA (Food and Drug Administration), organismo dello United States Department of Health and Human Services, ha classificato l’ozono come GRAS (Generally Recognized As Safe), vale a dire sicuro per la salute umana, e ne ha liberalizzato l’impiego come agente antimicrobico nei processi produttivi degli alimenti.
Nella circolare n. 24482 del 31 luglio 1996, il Ministero della Salute italiano indica l’ozono come «presidio naturale per la sterilizzazione di ambienti contaminati da batteri, virus, spore e infestati da acari e insetti».
Ha spiegato la dott.ssa Russo che «per la sua considerevole capacità ossidante, l’ozono è in grado di danneggiare membrane e pareti cellulari, in modo da ripulire aria e acqua da muffe, lieviti, batteri spore e virus».
Per quanto riguarda i virus, l’azione dell’ozono consiste in una ossidazione e conseguente inattivazione dei recettori virali specifici, utilizzati per la creazione del legame con la parete della cellula da invadere.
In questo modo l’ozono blocca il meccanismo di riproduzione virale a livello della sua prima fase: l’invasione cellulare.
A differenza dei disinfettanti classici (ad esempio, il cloro) che rilasciano residui inquinanti, l’ozono si decompone in ossigeno, e ciò rappresenta un enorme vantaggio sia per l’ambiente che per la salute evitando ogni tipo di effetto collaterale.
Ha sottolineato la dott.ssa Russo che «l’ozono risulta un potente antivirale: la sua percentuale di inattivazione dei virus è del 99,99% se si effettua una sanificazione di 4 minuti con un tasso residuo di gas di 0,3ppm (particelle per milione); cosa che garantisce, tra l’altro, la depurazione e la sterilizzazione assoluta da tutti gli inquinanti presenti nell’aria, negli impianti di condizionamento e nei relativi canali di areazione. E questo vale per tutti i virus, indistintamente».
Inoltre la sanificazione con ozono è facile da fare, basta munirsi di un ozonizzatore certificato in grado di produrre ozono in sicurezza e in quantità sufficienti.
A tale proposito, è interessante notare quanto accaduto in Liguria, dove la casa di riposo Nostra Signora di Misericordia di Celle Ligure ha annunciato l’esito negativo di tutti i test sierologici al Covid-19. Analogamente, nessun caso di Covid è stato registrato presso la residenza per anziani Santa Maria Giuseppa Rossello di Savona: le suore che gestiscono la struttura hanno rivelato che utilizzano un macchinario all’ozono per sanificare gli ambienti: «Lo utilizziamo regolarmente nelle stanze e la differenza si sente immediatamente». Il dott. Valter Ameglio, direttore sanitario della residenza, ha confermato che l’ozono può aver contribuito a sconfiggere il Covid-19 mantenendo sanificati gli ambienti.
Fonte:
Antonio Gaspari
Direttore Orbisphera
www.orbisphera.org
antonio.gaspari@orbisphera.org
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